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VALVO

artista

BIOGRAFIA

Raisuli Oimar Tancredi Valvo nasce a Roma nel 1980 da genitori entrambi architetti e professori di storia dell’arte. Il padre fu inoltre docente di Storia dell’arte presso l’accademia di belle arti di Roma. Sin dalla giovane età manifesta una spiccata propensione per le discipline letterarie, pittoriche e musicali. Fino al 1993 vive in Italia, intraprendendo lo studio del latino e del greco antico al liceo classico. Nel 1994 vive per un breve periodo in Centrafrica, dove è ospite nella residenza dell’Ambasciata d’Italia a Conakry (Guinea) allora diretta dall’Ambasciatore Ranieri Fornari. Si reca anche presso Freetown (Sierra Leone). Rimane particolarmente colpito da questa esperienza per l’estrema povertà della popolazione locale, per la scarsità di mezzi di sussistenza, per il rischio sanitario e per la generale instabilità politica del paese, che lo vede soggetto a numerosi disordini civili dovuti agli scontri tra il governo e bande di guerriglieri antigovernativi. Poco dopo il suo rientro in Italia l’Ambasciata stessa sarà infatti definitivamente chiusa per l’eccessivo rischio per la sicurezza e riaperta solo nel 2018. Nel 1998 completa gli studi classici primo in graduatoria nel suo liceo e con il massimo dei voti e lode. Nello stesso anno sarà premiato per questo risultato con un attestato di merito e la consegna di una stampa autografa di un’opera dell’artista Giosetta Fioroni, riconoscimento conferito dall’allora Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi e dall’allora sindaco della capitale Francesco Rutelli. Nel 1999 viene ammesso primo in graduatoria al più importante conservatorio di musica di Roma: il Conservatorio di Musica di Santa Cecilia, dove studia composizione musicale sperimentale e compone opere musicali eseguite orchestralmente. Nello stesso anno inizia gli studi universitari. Questa data, tuttavia, segna l’inizio di un periodo piuttosto turbolento. Infatti, nonostante l’ammissione alla Facoltà di Arte, Musica e Spettacolo di Roma ed il superamento a pieni voti degli esami sostenuti, decide di distaccarsi dai corsi universitari. Deluso dal contesto accademico e da metodologie di insegnamento che avverte come del tutto scisse dall’autentico mondo dell’arte, oppone un netto rifiuto al vuoto contenutismo accademico, avviando un percorso formativo indipendente. Nel 2007 decide di trasferirsi a Taipei (Taiwan) dove resterà fino al 2009. Qui approfondisce la conoscenza della cultura asiatica e dell’arte orientale. Nel 2010, grazie alle sue numerose esperienze lavorative, viene chiamato a lavorare al Complesso Monumentale del Vittoriano – Altare della Patria (Roma), il monumento più importante d’Italia, simbolo dell’unità nazionale e sito istituzionale. Qui lavora fino al 2015 all’organizzazione di oltre trentasei grandi mostre d’arte, svolte sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, tra cui Vincent van Gogh (8 ottobre 2010 – 6 febbraio 2011), Salvator Dalí (9 marzo 2012 – 1 luglio 2012), Tamara de Lempicka (11 marzo 2011 – 10 luglio 2011), Renato Guttuso (12 ottobre 2012 – 10 febbraio 2013) e Piet Mondrian (8 ottobre 2011 – 29 gennaio 2012). Questi aspetti, unitamente alle pregresse esperienze di vita in centrafrica e in estremo oriente, avranno naturalmente una forte influenza nella sua produzione artistica, sia letteraria che musicale e pittorica. Dal 2016 in poi intensifica la sua produzione pittorica e sinfonica (produzione costantemente attiva dal 2004), creando un atelier ed uno studio di registrazione. Nel 2018 pubblica l’album musicale Prelude. Nel 2021 pubblica il saggio Il movimento delle farfalle, testo filosofico dai risvolti fortemente politici in cui ribalta i concetti base della vita quotidiana a livello globale ed analizza in dettaglio il tema del contatto con società più evolute. Nello stesso anno pubblica anche il libro d’arte From Aeshma Daeva to Kathrina – Portrait of an artist in 21 paintings, un’analisi critico-stilistica relativa ad una selezione delle sue prime opere pittoriche. A queste pubblicazioni fa seguito nel 2022 il romanzo Yōko · Esondazione di un fiume in tempesta. Attualmente è attivo nella produzione pittorica presso il suo atelier di Roma.

STILE PITTORICO

Valvo è antesignano e portavoce di una corrente definita dallo stesso artista come Ricostruttivismo. Tale concezione pittorica nasce in reazione alle derive genericamente astrattiste di tipo contemporaneo, opponendosi ad esse in modo organico e cronologicamente consequenziale. Il concetto ricostruttivista afferma che attualmente la figura, così come presente in natura, non rappresenta più un sostrato reale da cui semplicemente ci si astrae bensì un elemento prossimo alla più completa dismissione. Una figura ormai “disintegrata”, “smolecolarizzata”, “atomizzata”, “ombra di sé stessa”. In base a questa presa di coscienza il Ricostruttivismo sottolinea la profonda necessità del recupero graduale della figura stessa non già per mezzo di una mera retrocessione ad uno sterile ed arido figurativismo ma, al contrario, mediante un mastodontico sforzo intellettuale teso a ricostituire l’elemento figurativo così come consegnato ed ereditato dalla storia. “Non è possibile ignorare il peso del passato. Parimenti, l’espressione pittorica è un flusso che scaturisce dall’interno. Ciononostante non è contemplabile astrarsi dal nulla ma solo dalla realtà, dalla natura, in quanto è da essa che, in primis, si acquista l’esperienza visiva originale che apre il processo ad ogni elaborazione interiore di tipo inconscio.” L’azione ricostruttivista si proietta pertanto in avanti, avverte il rischio imminente di annichilimento espressivo ed afferma a gran voce il bisogno di ricostruire in modo coerente un contatto indispensabile con il contesto reale, un ponte tra sé e la natura. “Non siamo pixels, punti o sfere luminose ma elementi fisici appartenenti ad un tutto bio-funzionale e concreto. È assolutamente necessario non cedere alla tentazione di ridurre la rappresentazione ad una vuota e desolante eco del mondo tecnologico moderno e delle sue mode. Al contrario, è opportuno ricostruire e riassemblare il fondamento dell’esperienza visiva reale come sorgente insostituibile di ogni elaborazione e costrutto intimistico. Siffatta azione è la conditio sine qua non che apre la strada a qualsiasi tipo di passo successivo necessario a procedere oltre.”

OPERE

Le opere dell’artista sono disponibili sul sito web specifico per l’Italia ILDIPINTO.ORG (consigliato). Sono inoltre disponibili sul sito web multilingua ARTATELIER.ORG